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Account Amazon bloccato, cosa fare e quali sono le (possibili) cause

Sono molteplici le imprese o i professionisti che scelgono di aprire un account Amazon Seller. L’obiettivo? Quello di sfruttare il Marketplace più famoso al mondo per vendere i propri prodotti. Tuttavia, può capitare di ritrovarsi con l’account Amazon bloccato. Perché? Prima di tutto, chi vende sul marketplace di Jeff Bezos conosce già l’importanza di rispettare le metriche, ovvero i KPI, che vengono imposti da Amazon. Perché altrimenti il problema è che il proprio account Amazon Seller viene bloccato, perdendo così i privilegi di vendita. Ma perché succede e cosa fare? Una guida per voi.

Cosa succede quando l’account Amazon è bloccato

Un’azienda che vende online e che si ritrova con un account Amazon bloccato sa già che avrà conseguenze negative, anche perché è impossibile gestire la propria vetrina, modificare o aggiungere i prodotti e soprattutto si smette nell’immediato di vendere sul marketplace, con problemi di cash flow. Tra l’altro, non si ricevono nemmeno i pagamenti dovuti dopo le vendite. La perdita di visibilità e fatturato è immediata, ed è questo il motivo per cui è determinante sapere come comportarsi.

Una volta che l’account Amazon è stato disattivato, non si può nemmeno accedere al Seller Central di Amazon. Se ci sono delle modifiche da fare, se c’è la necessità di scaricare le fattura, o di controllare gli ordini in passato, non è più possibile farlo. Il flusso di denaro che proviene dalla piattaforma viene anche bloccato. Per molte aziende, Amazon è un enorme punto di riferimento, e l’impatto economico di questa problematica è dunque piuttosto gravoso.

Ricordiamo anche che la sospensione o il ban di un account Amazon Seller porta a un calo delle vendite immediato, ma non solo: anche le promozioni o le sponsorizzate non servono più, di fatto. Non si genera visibilità, non si genera profitto e di conseguenza il danno operativo e persino reputazionale può essere consistente.

Quali sono le cause?

Il Team Performance di Amazon può bloccare un account per una moltitudine di motivi, anche perché sono molteplici i valori presi in esame da Amazon, con lo scopo di valutare lo stato di salute di un account venditore. Tra questi citiamo, come spiega il prof. Daniele Rutigliano: “I tempi di preparazione ed evasione di un ordine, il numero di ordini annullati subito dopo un acquisto, il tempo di risposta ai messaggi inviati dai clienti, il numero di recensioni negative ricevute o dei chargeback, il numero di contestazioni ricevute per violazione di un brevetto, di un marchio o di un design di un prodotto venduto o per lo svolgimento di attività ingannevoli, illegali o fraudolente su Amazon l’incasso del denaro senza spedizione della merce”.

Nel momento in cui non si rispetta una (o anche più) policy di Amazon, ecco che il proprio account viene bloccato. Del resto, tra le prime cause di chiusura troviamo proprio la violazione per cattiva gestione dell’account, o la vendita di prodotti contraffatti.

Cosa fare?

Partiamo da cosa non fare, ovvero aprire un secondo account Amazon Seller o affidarsi a persone non esperte per risolvere questa problematica. La cosa migliore da fare è rivolgersi ad Akkountweb, la prima marketplace agency in Italia che ha scelto di specializzarsi proprio nel supporto degli account Amazon Seller. Il co-fondatore e amministratore unico della società è il prof. Daniele Rutigliano, che è anche consulente e-commerce per le più importanti aziende. Nel momento in cui il proprio account viene bloccato, è fondamentale stilare un piano di azione: Akkountweb è un punto di riferimento per riaprirlo, proprio in virtù di quanto detto, grazie alla stesura del piano di azione, che è un documento indispensabile e richiesto proprio da Amazon per tornare a vendere sul marketplace di Jeff Bezos. Dunque, bisogna assolutamente mantenere la calma ed evitare di cedere allo stress e alla disperazione del momento – perfettamente normali, poiché parliamo di lavoro – perché la situazione potrebbe peggiorare (esiste infatti il blocco di account correlati). Anche le vie legali non sono quasi mai la soluzione migliore, poiché parliamo di cause internazionali, lunghe e costose.