Chi sono le fashion blogger italiane? Tanti nomi da sciorinare, da Chiara Ferragni a Elena Schiavon di Impulse Mag. Ma come è nato il “mito”?. Non è facile parlare di questo argomento, soprattutto perché si tende a scadere nella disinformazione o – peggio – nell’ironia. La grande verità è che il web è una vetrina, e di conseguenza ha dato a tutti noi la possibilità di mostrare le nostre abilità, competenze, passioni.
Anche in fatto di moda e bellezza, come nel caso delle fashion blogger, un fenomeno che ha origini negli anni scorsi e che oggi è ben consolidato. Basta pensare al modello vincente di Chiara Ferragni: da fashion blogger a imprenditrice digitale, con oggi milioni di follower pronti ad ascoltare o seguire ciò che fa. Ma ci sono tante altre storie che meritano di essere conosciute e che sono fonte di ispirazione per i giovani, per coloro che vogliono davvero lasciare un’impronta.
Fashion blogger italiane: come è nato il trend?
Chi è il fashion blogger? Cosa fa nello specifico? E come è nato? Naturalmente, il suo raggio di azione è piuttosto ampio: ci sono i fashion blogger appassionati di haute couture, così come di moda low cost. Non solo: nel corso degli anni, abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione di questa figura professionale.
Una volta aperto e lanciato il proprio blog, il blogger è connesso alla sua idea: l’impronta. Che può essere un valore, uno stile, un modo di vivere la moda stessa, che – per fortuna – ha migliaia di espressioni. Checché se ne dica, la moda non è mai uguale a se stessa, ma è sempre capace di rinnovarsi. Non solo: di permetterci di emergere come persone uniche. Cos’è davvero, del resto, se non la possibilità di lanciare un messaggio?
Tra gli anni 2000 e gli inizi del 2010, infatti, il mondo del fashion blogger non è stato solo lanciato, ma si è evoluto al passo con i tempi. Oltre ai blog, sono nati anche i profili sui social media: se usati con accortezza e professionalità, sono veri e propri trampolini di lancio per raggiungere il successo. Ma – come in tutti i settori – si deve sempre avere qualcosa da dire. Qualcosa, sì, davvero.
La storia di Elena Schiavon di Impulse Mag
Dalle it girls siamo passate alle fashion blogger: le influencer di un tempo giravano per i party più esclusivi delle città, da Londra a New York, con lo scopo di sponsorizzare i propri look. Oggi, però, abbiamo l’opportunità di investire sul web. E possiamo farlo senza paura, o almeno: perché non lasciarci ispirare dalle storie di chi davvero è riuscito ad affermarsi in questo mondo?
Una “bella storia”, quella di Elena Schiavon di Impulse Mag: ha iniziato nel 2007 come blogger e in seguito Instagrammer, Content Creator e Influencer, ed è oggi una delle fashion blogger più attive e seguite in questo ambito. Ha studiato all’Università degli Studi di Padova, dove si è laureata in Scienze della Comunicazione con 110, e conseguendo in seguito anche un Master in Media Management.
Oltre a essere una giornalista pubblicista, ha collaborato con alcune delle più prestigiose testate di moda italiane, tra cui Cosmopolitan e Grazia. Nel 2012 è nato il suo Impulse Mag, il blog che si occupa di moda, beauty e lifestyle. Ad oggi è considerata tra le 12 blogger italiane più influenti e tra le 15 blogger più popolari in Italia. Stando alle statistiche di SEOZoom relative all’anno 2021, Impulse Mag è il “blogazine di moda indipendente più letto”.
Diventare fashion blogger è possibile
Forse può sembrare impossibile. O addirittura spaventoso. Lanciarsi sul web, del resto, è un’attività che richiede tenacia, pazienza, forza, coraggio, ma anche creatività, studio, analisi. Dalle storie di successo come quella di Elena Schiavon, tuttavia, impariamo una realtà: non è mai troppo tardi per iniziare il nostro percorso.
Certo, avere qualcosa da dire fa la differenza. Ma la fa in ogni settore: è quello che ci contraddistingue, che ci rende speciali, unici, particolari. Coltiva la tua idea di moda, di stile: non precluderti il sogno solo per “paura”. O solo perché “ormai tutti sono online”. Alla fine, se nessuno avesse iniziato, oggi non esisterebbero i fashion blogger.