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Come aprire un blog: consigli (non scontati) per blogger in erba

Al giorno d’oggi, tutti hanno qualcosa da dire. Il web è stato un vero e proprio punto di riferimento in questo, perché ha dato a tutti la possibilità di esprimersi, di scrivere, di riportare notizie, di lanciare tendenze. Aprire un blog, però, non è così facile, perché ci sono molti aspetti da considerare: un blog di successo richiede fatica, impegno, creatività. Contenuti di qualità. Possiamo usare un esempio per spiegare come funziona un blog: GufoBlog, dove si possono trovare curiosità, dove si può scoprire e conoscere il mondo, approfondire diversi argomenti. Partiamo da qui, dunque: l’apertura di un blog implica avere qualcosa da dire.

Come aprire un blog: si inizia dalla tematica

Avete presente Chiara Ferragni? L’influencer più nota d’Italia nel mondo ha iniziato con un blog: The Blonde Salad. Da qui un impero: collaborazioni con brand, inviti alle passerelle più trendy, addirittura uno speech ad Harvard, una delle università più prestigiose al mondo facente parte della cosiddetta Ivy League. Chiara Ferragni ha scelto un tema che la appassionava, ovvero la moda e ogni aspetto ad essa correlato, come il beauty, il luxury. Ovviamente, è solo un esempio, un po’ come abbiamo fatto con GufoBlog: esistono blog generalisti, blog dedicati alla cucina, alla moda, ai viaggi, alle curiosità, al benessere.

La tematica del blog è estremamente importante perché è quello che definisce il sito: dà un’identità ben precisa. Se vogliamo scrivere di cucina, sappiamo che possiamo approfondire ricette, italiane o internazionali, ma anche metodi di cottura, ricette antispreco, o ancora parlare di nutrizione. Una volta scelta la tematica, il blog è pronto per essere creato, ed è qui che inizia il bello: possiamo scegliere di scrivere dei “freddi”, quindi dei pezzi che funzionano a prescindere, ma che non cavalcano le tendenze del momento. E poi possiamo dedicarci ai trend, ovvero alle ricette di cui si parla su TikTok, sui social (pensiamo alla famosa torta 7 vasetti, diventata un caso su Facebook non pochi anni fa).

Sviluppare il piano editoriale

Come si sviluppa il piano editoriale di un blog? Anche in questo caso dobbiamo tenere conto di molti fattori, non sempre scontati. Perché è determinante avere pazienza, tenacia, conoscere il mondo del web, pensare ai propri lettori, a un target. Gli appassionati di moda, per esempio, o di cucina, o di cronaca. Fondamentale è anche impostare un tone of voice, perché ci sono molti modi di dare una notizia: dal taglio giornalistico fino al taglio curioso, se non divertente o ironico.

Con un piano editoriale, di certo si hanno le idee maggiormente chiare, ma non solo. Prima di tutto, è possibile organizzare i contenuti, anche in largo anticipo. Pensiamo ai contenuti natalizi, per esempio: tornando sempre al blog di cucina, magari si possono dispensare suggerimenti sul come fare il pandoro a casa, e non solo. Inoltre, un piano editoriale assicura sempre contenuti coerenti, seguendo la linea.

Tenere presente gli interessi dei lettori

A proposito di tendenze, i lettori seguono sempre l’attualità. Perché, anche se è vero che il blog è nostro, scriviamo sul web perché vogliamo essere letti, altrimenti avremmo un diario privato. Interessi ed esigenze non possono essere sottovalutati, e anzi sono utili per comprendere come seguire al meglio le tendenze del momento senza perdersi alcuna notizia. Tra l’altro, proponendo temi attuali, c’è una percentuale maggiore di essere seguiti. Aggiungiamo una riflessione a tal proposito, che può tornare utile: quando un argomento è inflazionato, non vuol dire che dobbiamo ignorarlo, ma, anzi, possiamo rilanciarlo con la nostra prospettiva, il nostro punto di vista. L’originalità premia sempre.

Strutturare contenuti interessanti

Come creare dei contenuti interessanti? Questo è un altro aspetto che ha un peso, effettivamente. Dal titolo fino alla scelta dell’immagine in evidenza – e delle foto interne – l’obiettivo rimane sempre lo stesso: distinguersi. Riuscire a catturare l’attenzione del lettore, ma senza scadere naturalmente nel clickbait. Una delle caratteristiche che piace a tutti è indubbiamente la semplicità: nessuno vuole leggere articoli lunghi e complessi, e soprattutto senza spiegazioni approfondite a sostegno di quanto si sta dicendo. Un altro “ingrediente” dei contenuti interessanti è la creatività: pensare fuori dagli schemi, allenare il pensiero laterale. E – soprattutto, al di là di tutto – scrivere.