La paura del tradimento attanaglia molte coppie, da fidanzati a mogli e mariti. Il timore che l’altro possa avere un partner occasionale o fisso è spesso realtà: ce lo dicono anche i dati stessi, come il sondaggio condotto da ExtraConiugali che ha riportato, nel 2023, percentuali ben precise, da Nord a Sud. Al primo posto la Lombardia, dove la propensione a tradire si attesta sull’80,5%, e così anche in Lazio (80%) e in Campania (79,5%).
L’infedeltà coniugale è un tema molto complesso da affrontare, tuttavia, perché in ballo rientrano molteplici aspetti. Ecco perché vogliamo parlare dei segnali a cui prestare attenzione se si sospetta un tradimento e dell’utilità di effettuare delle investigazioni per infedeltà coniugali, come l’Agenzia Investigativa Lormar investigazioni di Velletri.
Tradimento coniugale: i segnali
Quali sono i campanelli di allarme di un tradimento? Il sospetto che il partner possa tradire la fiducia rientra di diritto tra le sensazioni peggiori da provare nella vita. Anche perché spesso questo sospetto si rivela fondato. Un tradimento porta a mettere in discussione le basi della coppia, che a questo punto non sarebbero più solide e stabili: la terra crolla sotto i piedi, e ci si chiede se sia possibile un ricongiungimento, oppure propendere per la separazione.
Sono molteplici i segnali che possono portare a pensare a un tradimento in corso, come:
- Distrazione: nel momento in cui ci si sente poco considerati, bisogna capire perché. Magari il partner è impegnato sul lavoro, oppure ha dei pensieri che non sta confidando. In altri casi, invece, non risulta coinvolto dalla relazione;
- Usa spesso il telefono: questo è un segnale nella “zona grigia”, poiché al giorno d’oggi siamo tutti un po’ dipendenti dal nostro telefono. Ma è anche vero che spesso il partner si isola, messaggia nascondendo il telefono;
- Improvviso interesse per il suo aspetto: spesso, soprattutto nelle coppie di lunga data, ci si lascia un po’ andare. Tuttavia, secondo gli esperti, un improvviso e rinnovato interesse per la propria estetica potrebbe essere sintomo di tradimento;
- Si chiude in se stesso o si apre troppo: ci sono due casi che possono indicare un tradimento, ovvero inizia a parlare troppo, quindi si lascia andare in resoconti dettagliati di cosa ha fatto di recente, o si chiude improvvisamente in se stesso, senza confidarsi più.
Ma sono molti altri i campanelli che potremmo riportare, come atteggiamenti insoliti (ritardi, routine diversa), o improvviso disinteresse per il futuro della coppia (niente vacanza programmate, nessun grande acquisto per la casa). Questo si verifica perché c’è un’indecisione di fondo, di cui spesso si è consci o meno: rompere il matrimonio, o mantenerlo in vita?
Investigazioni infedeltà, perché sono fondamentali
A questo punto, se si sospetta un tradimento del proprio marito o della propria moglie, bisogna ragionare con lucidità, nonostante il dolore che si possa provare. Stando all’articolo 143 del Codice Civile, che si occupa di regolamentare alcuni aspetti del matrimonio, corre l’obbligo della fedeltà reciproca. In sede giudiziaria, quindi, poter comprovare l’infedeltà del partner potrebbe essere vantaggioso: ad es. per la separazione con addebito o per l’affidamento dei figli. Tuttavia, è bene sottolineare che ogni caso è a sé.
L’infedeltà coniugale, dunque, è un illecito civile, poiché dalla Legge è considerato un atto contrario al matrimonio. Ma come fare a trasformare un sospetto in prova? Da soli raramente ci si può riuscire, in quanto bisogna considerare il diritto alla privacy.
Rivolgersi a un investigatore
La soluzione è propendere per un’agenzia investigativa, così da assumere un investigatore privato con anni di esperienza alle spalle, e con competenze specifiche per agire nel rispetto delle normative vigenti. Gli elementi raccolti dall’investigatore possono successivamente essere usati in un processo, sia civile quanto penale. In tal senso, è fondamentale la collaborazione del cliente: dobbiamo essere noi a fornire all’investigatore alcune informazioni preziose per capire come muoversi, tra cui le abitudini del partner, oppure i mezzi con cui è solito spostarsi, luogo di lavoro o posti che frequenta spesso. In questo modo l’investigatore può raccogliere tutte le prove, e di conseguenza confermare – o smentire – un eventuale tradimento.