Il commercio di metalli ferrosi e non è un settore che richiede spiccate competenze tecniche e allo stesso tempo la dotazione interna di attrezzature di alto livello. Occorre inoltre essere in grado di assicurare il rispetto delle normative inerenti le molteplici procedure che interessano la supply chain e standard ottimali.
Il Belpaese è da sempre all’avanguardia in questo ambito dell’economia, come conferma la presenza di un’azienda leader nel recupero metalli ferrosi e non. Il suo nome è Diotti Spa e rappresenta una realtà d’eccellenza, complice una storia che affonda le sue radici negli anni Trenta, quando ancora questo ramo imprenditoriale non era sviluppato come invece lo è nell’epoca attuale. Vi raccontiamo qualcosa di più.
Metalli ferrosi vs metalli non ferrosi
Per prima cosa facciamo chiarezza su cosa si intende per metalli ferrosi e non. Come è facile intuire, si definiscono metalli ferrosi quelli che contengono al loro interno delle tracce di ferro. È questo il caso dell’acciaio, impiegato in molteplici settori dell’economia e per il quale l’Italia vanta una tradizione particolarmente rinomata su scala internazionale. Fanno parte della categoria anche ghisa e ferro battuto.
I metalli non ferrosi, invece, sono quelli che non rientrano nel gruppo del ferro: alluminio, oro, piombo, argento, stagno, titanio e via dicendo. Uniti ad altri metalli, creano leghe in grado di offrire prestazioni ottimali in termini di lavorabilità e resistenza, sia termica che per quanto concerne la corrosione.
Materiali ferrosi e non hanno peculiarità diverse e, dunque, sono soggetti ad applicazioni differenti. Ad esempio, quelli non ferrosi sono solitamente più malleabili, leggeri e resistenti alla ruggine.
Quelli ferrosi, al contrario, denotano parametri superiori in termini di riciclabilità, un fattore che ne sta favorendo la diffusione a livello esponenziale. Sono inoltre versatili e particolarmente impiegati all’interno delle componenti meccaniche di macchinari ed elettrodomestici.
Le principali applicazioni del commercio di metalli ferrosi e non
Il commercio di materiali ferrosi va solitamente di pari passo con quello delle opzioni non ferrose, questo proprio perché di per sé non si escludono a vicenda: possono essere considerati a tutti gli effetti complementari.
A conferma di ciò si possono citare i campi d’azione in cui lavora un’azienda come Diotti Spa, che non si limita a una commercializzazione pura e semplice, offrendo un servizio a 360°, capace di adattarsi alle necessità del tempo presente, diverse da quelle riscontrate agli inizi. Qualcosa che risulta possibile grazie a una solidità interna in termini gestionali e di expertise, oltre che tecnici.
L’impresa ha mantenuto la tradizione familiare che ne ha contraddistinto la fondazione ed è attualmente guidata da Cesare, Graziella e Samuele Diotti. E soprattutto continua a crescere, grazie ai rapporti privilegiati e consolidati con le più rinomate acciaierie del Nord Italia, affrontando le sfide della modernità con innovazione e competenza.
Ciò interessa anche un aspetto come la sostenibilità ecologica e ambientale: un elemento che ritroviamo nelle pratiche di recupero, riuso e riciclo dei rifiuti, in linea con i parametri dello sviluppo sostenibile. Il risultato sono soluzioni efficienti, eco-friendly e responsabili, tra le più all’avanguardia in un ramo oggetto di sperimentazione e ricerca quale l’industria del riciclo e della lavorazione dei metalli.
Alcune cose da sapere sulle attività di raccolta dei metalli
In Italia la raccolta dei metalli comporta il rispetto di standard rigorosi, a garanzia della conformità con leggi ambientali che interessano sia i parametri specifici dei singoli materiali, sia la struttura interna dell’azienda.
Un discorso a sé meritano i rifiuti pericolosi. Se i metalli rientrano in tale categoria, occorre disporre di autorizzazioni aggiuntive e attenersi a norme ancora più tracciate e rigorose.
Una delle fasi più delicate è quella di trasporto, da conseguire attraverso l’impiego di mezzi di trasporto ad hoc, dotati di strumenti specifici, oltre che di una rete logistica perfettamente organizzata e monitorata in ogni fase. Questo anche nell’ottica di contenere i costi e massimizzare la produttività.
Infine, il servizio di commercio e raccolta dei metalli, ferrosi e non, dovrebbe essere sempre pienamente certificato, così da dimostrare l’effettiva qualità dell’operatività dell’azienda, nei confronti dei clienti che dei suoi stessi lavoratori, per i quali è richiesta l’adempienza alle norme in grado di tutelarne la sicurezza e, di conseguenza, la salute.