Sostiene la Commissione Europea, in quella che appare come una sentenza inappellabile, che “se continuiamo a inquinare il pianeta ai ritmi attuali, gli effetti sugli ecosistemi marini, sull’acqua potabile e, in ultima analisi, sul tenore di vita dell’uomo saranno estremi”.
Una buona notizia però c’è, dal momento che un cambio di rotta si rivela possibile, alla luce delle ultime innovazioni introdotte da parte delle aziende e dalla possibilità di adottare, come cittadini, comportamenti virtuosi. Uno su tutti? Non disperdere rifiuti nell’ambiente e in particolare in acqua: un’azione che presenta conseguenze pericolose per la nostra salute nonché per quella delle specie floristiche e faunistiche.
C’è poi un’ultima frontiera che si sta rivelando quanto mai interessante per la pulizia delle acque ed è rappresentata dai cosiddetti droni acquatici: degli apparecchi predisposti appositamente per la pulizia di tali superfici. Scopriamo qualcosa di più.
Un nuovo modo di pulire i mari e le superfici acquee
L’introduzione dei droni è avvenuta nientemeno che durante la Prima Guerra Mondiale, rivelandosi fin da subito soggetta a molteplici potenzialità degne di nota; non a caso ha richiesto tanti anni per dare i frutti sperati, soprattutto al di fuori del comparto militare.
I modelli acquatici di ultima generazione ne sono un esempio, e attualmente si confermano tra i dispositivi per la pulizia dei mari di maggiore efficacia. Inizialmente realizzati per un’azione esclusivamente predittiva e osservativa, hanno poi visto un’evoluzione significativa proprio per quanto concerne la sanificazione.
È questo il caso delle soluzioni sviluppate da MGAdvisory, rivenditore per l’Italia di un sistema innovativo di drone radiocomandato denominato SB100 CLEANER, specifico per l’igienizzazione degli specchi acquei. Le sue applicazioni interessano porti e marine, laghi e bacini idrici, parchi industriali e lagune artificiali, rivelandosi rivoluzionarie.
La pericolosità dei rifiuti acquatici
L’acqua è un elemento vitale che appare essenziale per la stessa sopravvivenza della specie umana e di tutte le altre del pianeta. Veniamo dall’acqua, viviamo grazie all’acqua, ma spesso purtroppo ce ne dimentichiamo. Eppure, dovrebbe bastare questa riflessione a far intuire la pericolosità dei rifiuti acquatici, i quali vengono distinti secondo molteplici categorie a seconda della specifica tipologia di appartenenza.
Pertanto, le cause che ne provocano la presenza sono svariate e possono essere legate agli scarichi industriali o agricoli come a quelli urbani, a fattori legati agli agenti atmosferici oppure allo smaltimento non propriamente legale effettuato da soggetti privati e non solo, come nel caso delle discariche.
La conseguenza principale è la diffusione di microplastiche nell’ambiente, a fronte di un’alterazione dell’ecosistema, il quale viene sospinto in una situazione di degrado. C’è poi da considerare la cospicua perdita di biodiversità nonché la compromissione della salute di diverse specie sia di flora che di fauna. A tal proposito citiamo i tanti esemplari di tartaruga caretta caretta che muoiono nei nostri mari ingerendo rifiuti plastici: situazione che si verifica, secondo le stime di Legambiente, nel 71% dei casi.
Perché i droni acquatici sono già il presente
Un drone come SB100 CLEANER si rivela a oggi la soluzione ideale per la pulizia delle superfici acquee: possiamo perciò affermare che questo sistema rappresenta già il presente e non soltanto il futuro. Ciò alla luce dei numerosi vantaggi che è in grado di apportare, ovvero:
- Le attività di sanificazione vengono gestite in maniera automatizzata, a fronte di una semplificazione delle procedure.
- La pulizia risulta ottimale all’interno di spazi confinati, ovvero ben delimitati.
- I rifiuti raccolti sono quelli galleggianti, gli idrocarburi e le microplastiche, sia solidi che liquidi, dunque, tra i più pericolosi in assoluto.
- Il recupero del dispositivo, una volta che viene lasciato agire in acqua, appare semplice e veloce.
Risparmio considerevole sui costi operativi e massima personalizzazione delle procedure grazie a una gestione da remoto semplice ed efficace. Tutto ciò comporta una riduzione notevole delle tempistiche necessarie per le operazioni di pulizia.
Possiamo affermare che i droni acquatici di ultima generazione come SB100 CLEANER sono da considerare un’opzione, efficace, pratica e rispettosa dell’ambiente per quanto concerne la pulizia delle acque e il mantenimento in salute dell’ecosistema che ruota loro intorno. Si dimostrano inoltre una soluzione utile anche in chiave preventiva, in un’ottica di breve come di lungo periodo.