Non si parla quasi mai di educazione sessuale. Non se ne parla a scuola e se ne parla ancora meno in famiglia (e nemmeno sulle testate giornalistiche) perché questo tema è considerato tutt’oggi un tabù. Eppure stiamo parlando di un aspetto che ci definisce di fatto: senza la sessualità la nostra specie non si riprodurrebbe.
A ciò si aggiunge un dato ancor più allarmante: all’interno dei paesi dell’Unione Europea, l’Italia non prevede di fare educazione sessuale a scuola, come la Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania.
Di fatto, dobbiamo allacciarci anche a un altro tema, che è quello della salute sessuale e riproduttiva, che le Nazioni Unite hanno riconosciuto come uno dei diritti umani. Parlare di questo argomento non è di certo facile, e devono occuparsi di ciò i professionisti, gli esperti, ma anche i giornalisti, coloro che si occupano di attualità e che devono seguire il mondo di oggi.
Perché, di pari passo con una scarsa educazione sessuale, arriva una poca conoscenza di chi siamo, di quali sono i nostri valori e del fatto che molti li stiamo perdendo. In breve, forse siamo più connessi grazie alla tecnologia, ma allo stesso tempo non siamo mai stati così lontani. A tal proposito vogliamo offrire una riflessione, e lo facciamo agganciandoci poi a Le sofferenze di Madre Natura e al lavoro svolto da Davide Oscar Andreoni.
Perché non è prevista l’educazione sessuale a scuola?
Come esseri umani cresciamo, con il tempo ci formiamo, impariamo nuove cose e maturiamo in base al contesto socio-economico in cui ci troviamo. La scuola, nella nostra vita, rappresenta una delle parti più importanti, perché ci dà le fondamenta per poi vivere nel mondo. Dopo la scuola possiamo scegliere di andare all’università o magari di trovare un posto di lavoro, ma quello che non cambia è che, anche se abbiamo preso tutti degli indirizzi diversi, non abbiamo mai fatto un corso di educazione sessuale.
Alla scuola vengono riconosciuti diversi meriti quando i ragazzi si diplomano e iniziano un buon percorso. Ma non tutti hanno la possibilità di avere gli stessi strumenti per formarsi o per conoscere alcuni lati della loro vita. E in un mondo che sta perdendo i suoi valori, la conoscenza è l’arma più potente. Sì, anche per quanto riguarda un aspetto di primaria importanza come il sesso. Che oggi non è praticato sempre in sicurezza, soprattutto tra i giovani, che vengono addirittura poi coinvolti online in pratiche preoccupanti.
Oltre il tabù, alla scoperta di noi stessi
Viviamo inoltre in una società dove, purtroppo, tutt’oggi ci ritroviamo a denunciare le ipocrisie, perché pur essendo liberi, in realtà non siamo mai stati così distanti dalla conoscenza. Ci sono anche i tabù, che sono tutt’oggi legati a un argomento come il sesso, che diventa quasi motivo di vergogna parlarne sia a scuola, ma purtroppo anche in famiglia. E così i genitori preferiscono affidare l’educazione sessuale dei loro figli a Internet, che è terreno di ampia conoscenza, ma anche di pratiche indicibili.
C’è poi anche un impoverimento culturale e individuale: rispondiamo sempre meno alle grandi domande, quelle stesse che erano soliti porsi i filosofi nell’Antica Grecia. Il punto di partenza è “Conosci te stesso?”, ma come ci si può conoscere se alla fine ha praticamente vinto l’omologazione, non solo per quanto riguarda la moda, ma anche per altri aspetti della nostra vita, come appunto il sesso.
Nessuno ci insegna di fatto a rispondere alle domande base dell’esistenza, ovvero chi siamo, dove vogliamo andare, ma anche cosa vogliamo. E anche i tre pilastri della società, come spiega lo stesso Davide Oscar Andreoni, si stanno sgretolando: ovvero la religione, la famiglia e il culto dei morti.
Ma il punto di partenza sono i media, perché, anche se abbiamo detto che Internet è uno strumento a doppio taglio, un po’ come un’arma, allo stesso modo la condivisione di contenuti informativi e con riflessioni significative può davvero iniziare a cambiare il mondo.
Davide Oscar Andreoni, con Le sofferenze di Madre Natura e Il richiamo di Madre Natura, ha deciso di offrire degli spunti di riflessione per affrontare con coraggio il mondo di oggi. Come spiega, nel libro Le sofferenze di Madre Natura, pone una domanda: “Riuscirà l’Umanità a salvare il pianeta Terra dalla sua autodistruzione?”. Una risposta, una delle tante, che invitiamo a scoprire.