C’è un tema di cui non si parla mai abbastanza, ovvero la nostra eredità digitale. Al giorno d’oggi, consegniamo (quasi) tutto anche al web: profili social, dati, informazioni, chi siamo. Milioni di noi hanno un profilo su Instagram, su Facebook o su Twitter. A chi va la nostra eredità digitale? Sciogliere i nodi di questa domanda è possibile, soprattutto con la piattaforma gestione eredità digitale come miWillo. Sono tante, del resto, le informazioni che vanno a comporre la nostra identità digitale.
Eredità digitale e diritto ereditario
In realtà, le domande sono molte e sono rivolte a tante persone. C’è chi, per esempio, si chiede: “Cosa accadrebbe ai miei profili se dovessi morire?”. Un nodo da sciogliere, anche per le piattaforme online, così come per i legislatori. C’è poi da dire che l’eredità digitale si compone di tantissime informazioni, non solo i profili sui social media. Tutt’altro.
Cosa comprende l’eredità digitale?
Rientrano nell’eredità digitale le seguenti informazioni: l’online banking, dunque tutti i dati di accesso, credito, i profili sui social media, gli account di posta elettronica, eventuali servizi online – come il cloud – licenze e proprietà online, hardware – tra cui progetti, contenuti multimediali e documenti.
Il testamento digitale
Scegliere di prendersi cura del proprio patrimonio digitale dovrebbe essere una decisione da mettere al primo posto per mantenere i dati al sicuro ed evitare che possano cadere nelle mani sbagliate. C’è da dire che, nel caso di un decesso improvviso, non sempre si ha poi in seguito la possibilità di accedere ai profili social per farli chiudere. Magari i parenti non conoscono la password, o ancora non è facilmente reperibile.
Non è nemmeno un pensiero “immediato”: ci sono casi in cui ci si ricorda solo dopo tempo di dover fare qualcosa. Da qui la necessità sempre più impellente di affidarsi a una piattaforma per la gestione dell’eredità digitale.
Cosa succede ai dati e ai profili online dopo la morte?
Generalmente non accade nulla nell’immediato, perché i profili, infatti, continuano a esistere sui social media, per esempio, mantenendo inalterate le proprie funzioni: dati, contenuti, post, video e messaggi non vengono cancellati da nessuno. A muoversi, infatti, dovrebbero essere proprio i parenti della persona. Anche nel caso dei piani di abbonamento – ad es. Netflix – continueranno a essere rinnovati senza uno stop.
La prima cosa da fare è terminare i contratti, e successivamente scegliere di disabilitare i profili social, o magari cancellarli. Segnaliamo, però, che nel caso di social come Facebook, è possibile trasformare il profilo in una pagina commemorativa. Qualora non si avesse accesso alla gestione dell’eredità digitale, bisognerebbe però purtroppo contattare i provider e allegare un certificato di decesso. La soluzione migliore, in questo caso, è quella di prevenire scegliendo di affidarsi a una piattaforma come miWillo.
miWillo, la piattaforma per la gestione dell’eredità digitale
Si possono mettere al sicuro tutti i dati? Si possono rendere facilmente reperibili dai propri eredi? La risposta è sì: abbiamo visto che l’eredità digitale è composta da una miriade di informazioni. Non possiamo limitarci a scrivere tutto su un foglio, o magari dimenticarcene: prendiamo una scelta consapevole e responsabile affidandoci a miWillo.
La piattaforma è semplice, sicura e veloce da utilizzare, e possiamo immaginarla come una sorta di cassaforte virtuale sicura con cifratura end to end. La scelta è nostra: possiamo decidere di mettere gli eredi a conoscenza della piattaforma o meno. L’obiettivo di miWillo è quello di garantire la massima privacy. Sulla piattaforma si possono caricare tutti i tipi di file, come informazioni sui profili, password, codici di accesso, foto, video ricordo e tanto altro.
Il funzionamento è davvero immediato e intuitivo: basta iscriversi, scegliere gli eredi e aggiornare i dati. Quest’ultimo punto è molto importante, e sarà proprio la piattaforma a ricordarci di fare un aggiornamento ogni tanto. Il sistema di crittografia è avanzato: propongono infatti una vera e propria cassaforte virtuale in cui solamente noi abbiamo la chiave per “entrare”. Quando sarà il momento, la “chiave” sarà consegnata agli eredi: nessun altro avrà accesso alle informazioni.