hippeastrum

Il 2023 è l’anno dell’Hippeastrum (chiamato erroneamente Amaryllis): come coltivarlo con successo in casa

Il 2023 è l’anno dell’Hippeastrum (erroneamento chiamato Amaryllis), come dichiarato dal National Garden Bureau americano (https://ngb.org/), e non c’è momento migliore per iniziare a pianificare la sua coltivazione indoor.

Se sei appassionato di giardinaggio, allora sicuramente conosci questa pianta e la sua bellezza straordinaria, con fiori grandi e sgargianti in grado di illuminare qualsiasi stanza.

Ma, come molti appassionati di piante, potresti essere incerto su come coltivarlo in casa in modo efficace.

Non preoccuparti, perché siamo qui per aiutarti! In questo articolo, ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per coltivare con successo questa meravigliosa pianta in casa tua. Quindi, preparati ad apprendere tutto sulla coltivazione dell’Hippeastrum e su come far sì che queste splendide piante floreali sboccino a casa tua.

Cos’è l’Hippeastrum?

Questa pianta bulbosa appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae ed è originaria del sudamerica. Spesso viene chiamata Amaryllis, che è un errore poiché questo genere è si molto simile ma ha una provenienza sudamericana.

L’Hippeastrum si caratterizza per le lunghe foglie a nastro, molto decorative, e per i fusti che producono tre o più fiori molto grandi, con un diametro che può raggiungere i 25 cm.
I fiori sui fusti sbocciano in successione, allungando così la durata della bellezza della pianta, e possono presentare diverse tonalità di colore, come il bianco, il rosa, il rosso e così via, essere semplici o doppi o avere petali striati.

Quale Hippeastrum scegliere?

In commercio sono disponibili circa 600 varietà del genere Hippeastrum, alcune delle quali risultano molto simili tra di loro.

Per distinguere meglio i fiori di questa pianta, gli ibridi sono stati suddivisi in specifici gruppi, che identificano diverse forme floreali basate sulla forma dei petali, il numero di fiori presenti su ogni fusto o colorazioni e striature particolari.

Nel caso degli Hippeastrum, non è sufficiente concentrarsi sulle specie più diffuse poiché spesso in vivaio si trovano soprattutto varietà ibride. Tuttavia, le specie botaniche più comuni dell’hippeastrum sono descritte insieme a alcuni dei gruppi in cui sono state suddivise le numerose varietà disponibili. Talvolta, il nome di alcuni gruppi di varietà di HIppeastrum coincide con quello della specie botanica che ha dato origine alle caratteristiche salienti delle varietà ibride.

Come coltivarlo in casa?

Quando si parla dell’Hippeastrum, una pianta originaria dell’Africa, bisogna tenere in considerazione che è una pianta che non tollera il freddo e, se la temperatura scende sotto i 10°C, la pianta diventa debole e rischia di morire. Ci sono comunque varietà che resistono all’aperto anche in pianura padana, ad esempio i Sonatini.

In generale, la soluzione migliore per coltivarla è in vaso. Nel giardino, è più adatta alle zone a sud dove ogni anno fiorisce in primavera (aprile-maggio). Tuttavia, se coltivata in vaso, può fiorire sia in inverno che in primavera.

È importante scegliere una posizione luminosa, preferibilmente vicino a una finestra, in modo che possa ricevere abbastanza luce solare e fiorire in piena abbondanza.

Come trapiantare l’Hippeastrum?

Non sono necessari grandi vasi per coltivare la pianta, anzi preferisce essere piantato in contenitori di dimensioni contenute. Per la coltivazione, è sufficiente un vaso con un diametro di 18-20 cm, tenendo conto della grandezza del bulbo della pianta. Il bulbo, che è piuttosto grosso, va piantato nel vaso lasciando sporgere l’apice.

Per evitare il ristagno dell’acqua, che rappresenta un punto debole per tutte le piante bulbose, si consiglia di usare un terriccio molto molto drenante. Può andare bene il terriccio per cactacee, oppure terriccio per piante da fiore, magari con l’aggiunta di pomice o altro materiale drenante,

Per il mantenimento della pianta, è importante tenere il bulbo in un luogo caldo; inizialmente è possibile collocarlo in mezz’ombra, ma man mano che la pianta si sviluppa la si può esporre al sole per favorire la sua crescita.

Quanta acqua dare?

Il substrato di questa pianta bulbosa non deve essere mai troppo bagnato, poiché l’eccesso di umidità può far marcire il bulbo e provocare danni irreparabili alla pianta.

Il modo migliore per gestire l’irrigazione è di controllare il terreno con un dito e di innaffiare solo quando è asciutto. Inoltre, è importante rimuovere sempre l’acqua in eccesso che si trova nel sottovaso per evitare il ristagno dell’acqua.

Durante il riposo della pianta sospendi del tutto le innaffiature.

Come concimare?

I bulbi delle piante contengono tutte le sostanze nutritive necessarie per il corretto sviluppo dei fiori. Tuttavia, se vogliamo favorire la fioritura, possiamo integrare la pianta con un concime liquido specifico per piante fiorite ogni 15 giorni. Questa pratica può essere iniziata appena si forma lo stelo e continuare fino alla fioritura, al fine di aiutare la pianta nel processo di crescita dei fiori.

Di quali cure ha bisogno l’Hippeastrum?

È possibile (ma non obbligatorio) tagliare i fiori appassiti dopo la fioritura, anche per stimolare la produzione di un secondo stelo fiorale, ma è importante non recidere le foglie poiché, in modo alquanto sorprendente, queste restituiscono sostanze nutritive al bulbo che saranno utili per la prossima stagione vegetativa.

Pertanto, è consigliabile aspettare che le foglie si secchino completamente e solo allora procedere alla loro rimozione.

Dopo la rimozione delle foglie, esiste la possibilità di rimuovere il bulbo e conservarlo in un luogo fresco e asciutto in modo da poterlo trapiantare in futuro. In alternativa, è possibile spostare il vaso in un luogo fresco, con una temperatura massima di 12°C, poco luminoso e soprattutto asciutto fino alla prossima primavera, quando la pianta riprenderà il suo ciclo vegetativo. In questo periodo, è importante sospendere le irrigazioni.

Se vuoi approfondire l’argomento hippeastrum, ecco alcune risorse molto utili: