L’horror è un genere letterario e cinematografico che ci ha spinto a conoscere le nostre paure più profonde e, forse, persino a capirle. Siamo sempre stati attratti dall’ignoto, dall’irrazionale, dal paranormale. Da quello che non sappiamo spiegare. I filosofi greci impiegavano il loro tempo a cercare di comprendere l’origine di fenomeni naturali che oggi conosciamo benissimo: sappiamo perché piove, e non di certo perché Zeus si è infuriato con i comuni mortali. Quello che è rimasto inesplorato, invece, è terreno fertile per viaggiare con la fantasia… da brivido.
L’horror si caratterizza per personaggi mostruosi, immaginari, ma anche situazioni macabre, atmosfere da brivido, con fenomeni paranormali ricorrenti: i fantasmi, per esempio. Un genere che, se lo ami, permette di scoprire paure, e al tempo stesso, quando è ben fatto (come grazie alla penna di Stephen King), aiuta a capire che dietro i mostri sotto il letto, si cela ben altro. Un po’ come Babadook: chi non ha mostri in cantina, chiave di lettura dalle molteplici sfumature? Raccontiamo come è nato l’horror nella letteratura e come si è strutturato il cinema dell’orrore, invitando i lettori a visitare dipfear.com per scoprire le classifiche di film horror.
Il genere horror nella letteratura
C’è un punto di inizio in cui è nata la letteratura horror? In realtà, non proprio. La paura, così come l’orrore stesso, è sempre esistita, e l’umanità ha cercato di comprendere le paure più profonde attraverso le parole, linguaggio universale. Ma è nell’epoca romantica che questo argomento diventa un punto di riferimento per tutti gli intellettuali, oltre che per il grande pubblico.
Uno dei generi più importanti di questo filone è sicuramente il gotico, che ha trovato terreno fertile in Inghilterra: atmosfere cupe, personaggi inquietanti, storie inspiegabili, mostri dall’inferno. Il primo autore di horror al mondo è in ogni caso Horace Walpole: chi è un appassionato del genere e non ha mai letto Il Castello di Otranto, non possiamo che suggerire di farlo.
Nell’Ottocento, il caso di Frankenstein, opera di Mary Shelley, e in seguito arriva Edgar Allan Poe, che è riuscito a mescolare il romanzo gotico con l’horror moderno. Secondo i più, è Poe il padre della letteratura dell’orrore, considerando che ha svecchiato i romanzi da quell’atmosfera pesantemente gotica, puntando più sulle emozioni e sul… terrore. E non abbiamo citato Howard Phillips Lovecraft, tra i più importanti esponenti della letteratura dell’orrore, e uno dei pochi ad avere anticipato i generi fantasy e fantascienza.
Come è nato il cinema dell’orrore
“Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla Terra“. Per gli amanti dell’horror, è praticamente impossibile non conoscere questa frase: è l’inizio di Zombi, la pellicola diretta dal Maestro dell’Horror, ovvero George A. Romero. Ma di maestri noi ne abbiamo uno in Italia: il mitico Dario Argento, che con le sue pellicole ha affascinato (e terrorizzato, ovviamente) più di una generazione, cresciuta a pane e Suspiria.
“Il sentimento più antico e più radicato nel genere umano è la paura, e la paura più antica è quella dell’Ignoto“. L’Ottocento è il secolo dell’orrore: con le parole di Howard Phillips Lovecraft, spieghiamo perché questo genere si sia diffuso così a macchia d’olio, tanto da essere uno dei grandi protagonisti tutt’oggi. Il cinema horror, però, ha una data di nascita: Nosferatu il vampiro, 1922.
Da qui cambia tutto, e in più di 100 anni di film horror che sono veri e propri capolavori ne sono stati girati. In Italia, Profondo Rosso e Suspiria di Dario Argento su tutti; negli anni ’70, l’arrivo di Stephen King cambia parecchie carte in tavola, con quel capolavoro che è Carrie del 1976. Se volete approfondire maggiormente i film horror, invitiamo a fare un salto su dipfear.com, dove ci sono le schede delle pellicole con tutti i dettagli, oltre che la spiegazione del film senza spoiler! E tra l’altro segnaliamo anche che stanno per aprire un e-commerce dove saranno messi in vendita dei gadget horror. Per veri… paurosi, anzi, no, appassionati.