Il concetto di artista è cambiato… o si è evoluto, al passo con i tempi? Da questa riflessione partiamo per presentare Tony Arms, cantante, producer e metaverse artist. Musicista poliedrica, è pioniera italiana del Metaverso. Il Metaverso non appare a tutti chiaro sin da subito, considerando che non siamo abituati a immaginare di poter seguire un concerto se non dal vivo. Eppure, possiamo tornare indietro di appena pochi anni, durante la Pandemia di Covid-19, quando si è tenuto il concerto di Lil Nas X, con ben 33 milioni di utenti nel Metaverso di Roblox.
Tra gli artisti che in Italia si spendono come performer e DJ, invece, troviamo Tony Arms – al secolo Antonella Braccia – che si propone per gli eventi dal vivo, online e nel metaverso.
Chi è Tony Arms
In occasione di Casa Sanremo nel 2024, Tony Arms ha spiegato il motivo del suo nome. “Canto in inglese, è stata un’idea del mio produttore“. Dopo essersi diplomata in canto lirico al Conservatorio di Brescia e avere approfondito la formazione in songwriting alla scuola di Mogol, Tony Arms ha esplorato i “mondi digitali”: da poco ha pubblicato il brano DNB sulla blockchain, dando a tutti la possibilità di diventare parte integrante del successo. Come? Guadagnando attraverso la condivisione della sua musica sui social. Sempre a Casa Sanremo, ha spiegato: “Canto musica elettronica, spazio su vari generi“.
Ed è qui che ci riallacciamo alla riflessione di prima: gli artisti di oggi ridefiniscono il concetto stesso, cercando sempre di più un modo per creare una connessione più autentica e trasformativa con i fan, nel mondo reale quanto in quello virtuale. Per la Arms, “la musica è una lingua universale che comunica direttamente con l’anima“. Sin da piccola, ha coltivato una passione profonda per il canto e per la composizione, riuscendo ad esprimere le proprie emozioni, i sentimenti. “Ogni nota e ogni melodia rappresentano una parte del mio cuore, narrando le mie esperienze e i miei sogni“. La musica diventa così rifugio, ma anche forza e una costante fonte di ispirazione che la porta a realizzare brani per ispirare gli altri, e per riuscire a creare un legame con il pubblico.
Come è cambiata la musica negli ultimi anni
Il Metaverso è il futuro della musica? Può, di fatto, diventarlo? Durante la Pandemia di Covid-19, e qui ci tocca citare Dargen D’Amico e il verso “senza live con il pile sul divano“, qualcosa è cambiato. E se è vero che dei concerti e dei live non possiamo fare a meno, è altresì assodato che siamo esseri umani e, in quanto tali, attratti dalla curiosità. Per esempio, l’idea di “assistere” a un concerto nel Metaverso. Comodamente da casa nostra, con una realtà aumentata che va a unire il mondo digitale e quello fisico.
Tra Metaverso e avatar 3D, le opportunità per l’industria musicale sono molteplici. Gli artisti – come fa già Tony Arms – possono connettersi con i fan in modo innovativo, ma soprattutto in tutto il mondo. A dicembre, ci ha già provato Eminem su Fortnite, dove ha totalizzato ben 3 milioni di spettatori in diretta. Quindi, sì, la trasformazione tecnologica degli ultimi anni è destinata a cambiare anche il panorama musicale.
AI e musica
La musica viene creata addirittura sfruttando l’AI. Proprio così: l’intelligenza artificiale ha toccato tutti i settori, incluso quello dell’arte. No, non stiamo parlando di testi lanciati con AI, quanto di un supporto dell’AI stessa durante il processo creativo. Immaginiamo di poter chiedere all’AI di generare una sequenza di note, o di combinarne altre, di creare voci. L’obiettivo è di creare brani inediti, autentici. Unici. Indubbiamente, questo settore si sta avviando verso una fase “tecnologica” di grande impatto. La rivoluzione è positiva o negativa? Non sta a noi dirlo, ma siamo qui per ricordare che, alla fine, la musica, così come tanti altri settori artistici, è costantemente mutata nel tempo, seguendo gusti, influenze, ispirazioni. E l’evoluzione fa parte del processo dell’umanità intera.