Il noleggio e il lavaggio degli indumenti da lavoro, specie se di tipo DPI, sono due attività fondamentali per le società che devono mantenere gli abiti da lavoro in buono stato e a norma in merito alle loro certificazioni. E’ proprio grazie al lavaggio industriale degli abiti da lavoro che l’azienda da un lato riesce a rispettare la normativa (in merito molto severa) e dall’altro garantisce la massima sicurezza ai suoi dipendenti.
In particolare, il noleggio degli abiti da lavoro permette di dotarsi dei DPI senza doverli necessariamente acquistare, e quindi risparmiare senza mettere in secondo piano la qualità. Il lavaggio, invece, oltre a garantire condizioni igieniche decorose, aiuta a conservare le prestazione degli indumenti stessi, soprattutto in relazione ai pericoli cui i lavoratori sono esposti.
In questa breve ma esaustiva guida approfondiamo l’argomento da un punto di vista particolare: le certificazioni. Introdurremo poi TL Divisione Tessile, una società che si occupa di noleggio e lavaggio indumenti da lavoro, e che ha molto a cuore la questione del mantenimento delle certificazioni.
Lavaggio degli abiti da lavoro, perché non è solo una questione di pulizia
Il lavaggio degli indumenti da lavoro è un’attività seria, in ballo non vi sono solo le questioni igieniche, che pure ricoprono un ruolo importante per l’esperienza dei lavoratori, ma anche e soprattutto i risvolti di tipo funzionale/sicurezza. Un lavaggio poco accurato, magari fai da te, potrebbe rovinare i capi, in modo “sottile”, non visibile, ma in maniera sufficiente a determinare una perdita di efficacia della protezione dell’abito DPI. Si andrebbe così a incidere sulla capacità del capo stesso di “mantenere” le certificazioni, ovvero di rispettare gli standard di sicurezza.
Un dettaglio importante, e per almeno due motivi. Il primo è di natura legale: in caso di incidente, il datore di lavoro verrebbe sottoposto a sanzioni “drammatiche”, qualora uno dei DPI dei lavoratori risultasse fuori norma durante il suo utilizzo. Il secondo motivo, decisamente più importante, è di tipo morale: compromettere le garanzie di sicurezza dei propri lavoratori è semplicemente sbagliato.
Il consiglio dunque è di prestare parecchia attenzione alle attività di lavaggio degli indumenti da lavoro. Evitare il fai da te è un imperativo, ma anche affidarsi alla prima ditta che capita.
Abiti DPI, le certificazioni da mantenere
Ogni tipologia di abito DPI ha la sua certificazione da “mantenere”. Le più note sono:
- La UNI EN 11612 – certificazione per la protezione dal calore e fiamme. E’ riservata agli abiti indossati dai lavoratori a contatto con fonti di calore, come i pompieri e gli operatori nelle aziende siderurgiche/metalmeccaniche.
- La UNI EN 1149/5 – certificazione per gli indumenti antistatici. E’ riservata agli abiti indossati dai professionisti potenzialmente esposti a zone ad alto rischio di esplosione (ATEX), per lo più operanti nell’industria chimica, petrolchimica.
- La UNI EN 13034 certificazione per gli indumenti antiacido. E’ riservata agli indumenti indossati dai lavoratori dei settori chimici, petrolchimici e potenzialmente a contatto con sostanze acide, corrosive e irritanti.
A chi rivolgersi
Il lavaggio degli indumenti da lavoro, specie se di tipo DPI, non va dunque preso sottogamba. Ciò significa non solo aborrire il fai da te, ma anche scegliere con cura la società cui affidare i capi. Alcune attività, è il caso di dirlo, si improvvisano e si mettono a disposizione anche in assenza di competenze adeguate, persino se “omologate” solo per il lavaggio degli indumenti per la vita quotidiana.
Piuttosto che correre il rischio di scegliere male, optate per quello che è già il punto di riferimento per i datori del nord-centro Italia che vogliono garantire la massima sicurezza ai propri dipendenti: TL Divisione Tessile.
Ha alle spalle una esperienza lunga decenni, durante la quale ha maturato un know-how tale da garantire il massimo risultato, la massima sicurezza, con un ottimo rapporto qualità/prezzo per i propri servizi. Si occupa di capi anche molto complessi, è in grado di mantenere tutte le certificazioni previste dalla normativa, e in particolare quelle riservate agli indumenti:
- Antimpigliamento (UNI EN 510)
- Antistatici (UNI EN 1149/5)
- Adatti a proteggere dalla propagazione limitata di fiamme (UNI EN 14116)
- Ignifughi (UNI EN 11612)
- Antifreddo (UNI EN 14058 – 342)
- Antiacido (UNI EN 13034)
- Atti a proteggere durante le attività di saldatura (UNI EN 11611)
- Capaci di garantire l’alta visibilità (UNI EN 20471)
- Impermeabili (UNI EN 343)
- Protezione contro l’arco elettrico (UNI EN 61482)