C’è una fotografia che racconta più di mille parole: coppie che si siedono una di fronte all’altra, non per parlare del futuro insieme, ma per ridisegnare i propri confini. In Italia, la separazione e il divorzio sono fenomeni sociali che cambiano insieme al Paese. E le statistiche raccontano un’evoluzione silenziosa nei legami e nelle scelte di vita.
Guardando alle separazioni e divorzi oggi, si scopre un quadro fatto di cali percentuali, nuove norme e un modo diverso di intendere la fine di un’unione. È un terreno dove le emozioni incontrano il diritto, e dove la qualità dell’assistenza legale spesso trasforma un passaggio doloroso in un percorso più consapevole.
I numeri dietro le storie
Secondo i dati Istat 2023, il Paese sembra rallentare il passo della rottura formale. Le separazioni registrate sono state 82.392, con una diminuzione dell’8,4% rispetto all’anno precedente. I divorzi sono scesi a 79.875, in calo del 3,3%. Non è un cambio di rotta improvviso, ma una tendenza che ci racconta delle trasformazioni sociali più ampie: matrimoni celebrati in età più matura, unioni civili sempre più presenti, un aumento del rito civile rispetto a quello religioso.
Dietro questi numeri, ci sono scelte più ponderate. Sposarsi a quarant’anni invece che a venticinque permette di arrivare all’altare con una maggiore stabilità economica, un’idea più chiara di sé e – spesso – meno probabilità di crisi precoci. Ma significa anche che, quando una relazione si chiude, le questioni da risolvere sono più complesse: figli adolescenti, beni accumulati, carriere intrecciate.
È in questo contesto che il ruolo degli studi legali con esperienza consolidata diventa essenziale. Lo Studio Legale Parenti, presente a Roma dal 1919 e oggi guidato dall’avvocato Luigi Parenti, conosce bene queste dinamiche: grazie a una struttura organizzata e specializzazioni che coprono ogni ramo del diritto, affronta le procedure di separazione e divorzio con un approccio preciso, costruito sull’ascolto e sulla conoscenza profonda della materia.
La spinta del cambiamento normativo
Se i dati parlano di una riduzione, la legge racconta invece di un processo che diventa più rapido e lineare. La Riforma Cartabia ha previsto una novità rilevante, ovvero la possibilità di presentare un unico ricorso che comprenda sia la separazione che il divorzio. Non è una rivoluzione nei tempi minimi previsti – sei mesi per la separazione consensuale e dodici per quella giudiziale – ma una semplificazione che riduce passaggi burocratici e udienze.
Altre modifiche hanno un’influenza più umana che procedurale. L’ascolto dei minori dai dodici anni in su, o anche più piccoli se ritenuti in grado di esprimere un’opinione, è un momento importante. Il legislatore ha voluto che la voce dei figli non resti ai margini, ma venga accolta e considerata. Accanto a questo, le procedure extragiudiziali vengono confermate e alleggerite. Negoziazioni assistite e accordi davanti all’ufficiale di stato civile offrono soluzioni più veloci, purché non ci siano figli minori o maggiorenni non autosufficienti e non si tratti di questioni patrimoniali complesse. Sono cambiamenti che, se letti con attenzione, spostano l’asse dalla conflittualità alla gestione consapevole.
Le strade possibili oggi
Non tutte le separazioni hanno lo stesso volto. C’è chi riesce a trovare un’intesa rapida e chi, invece, si trova in un contenzioso lungo e difficile. Le modalità oggi disponibili rispondono proprio a questa varietà di situazioni. La separazione o il divorzio consensuale in Tribunale rimane la via più battuta quando c’è accordo su ogni aspetto. La domanda congiunta evita scontri processuali, ma richiede precisione nella stesura degli accordi per evitare future contestazioni.
Quando l’intesa non è possibile, si entra nel territorio del giudiziale. È qui che la preparazione tecnica diventa decisiva: tempi più lunghi, testimonianze, perizie e un impianto probatorio complesso. Affidarsi a un team con esperienza trasversale, come quello dello Studio Legale Parenti, dà di certo il modo di affrontare ogni udienza con argomenti solidi e una strategia chiara.
Parlare di separazioni e divorzi oggi non significa fermarsi ai grafici e alle percentuali. Quei numeri sono il riflesso di scelte intime, di trasformazioni culturali e di strumenti giuridici in continua evoluzione. La Riforma Cartabia, le nuove forme di unione e il calo complessivo dei procedimenti raccontano un’Italia che sceglie con più attenzione e che, quando decide di chiudere un capitolo, lo fa cercando percorsi più chiari e meno logoranti. Separarsi o divorziare non è mai semplice, ma con la guida giusta può diventare un atto di rispetto reciproco, un ponte verso un futuro dove la serenità diventa nuovamente possibile.