spettrometria-massa

Le ultime innovazioni della spettrometria di massa: verso un sistema integrato

Una delle tecniche della chimica organica è la cosiddetta spettrometria di massa, considerata uno strumento fondamentale e insostituibile per quanto concerne le analisi scientifiche avanzate. Non a caso il suo utilizzo viene approntato in settori quali salute, industria alimentare e tutto ciò che vede al centro l’ambiente e la sostenibilità.

Le sue applicazioni sono molteplici e interessano sia la sicurezza degli alimenti che, per esempio, la datazione del carbonio. Ma cos’è esattamente la spettrometria di massa? Oggi proviamo a rispondere a tale quesito, cercando di fare chiarezza e soffermandoci su una delle soluzioni più interessanti e all’avanguardia. Approfondiremo infatti gli sviluppi che vedono al centro un servizio analisi di proteomica Italia sviluppato da un’azienda fortemente innovativa, ovvero la tecnologia SANIST.

Spettrometria di massa: di cosa parliamo

Ma cos’è esattamente la spettrometria di massa si tratta di una tecnica altamente sensibile che consente di rilevare le molecole basandosi sul rapporto m/z, ovvero massa/carica, dando modo di identificarle nonché quantificarle nei dettagli.

Per dirla in termini ancora più semplici, l’obiettivo è quello di conseguire una misurazione delle masse molecolari. Ciò dà modo sia di “conoscere l’esistente”, sia di esplorare composti fino a quel momento sconosciuti a livello analitico, per i quali sono disponibili quantità anche davvero molto contenute. Tutto ciò diventa possibile a un’unica condizione: la ionizzazione della molecola.

La spettrometria di massa è una tecnica che si distingue da sempre per l’alta precisione e affidabilità, consentendo di ottenere informazioni essenziali in molteplici ambiti, come abbiamo avuto modo di accennare all’inizio. La sicurezza alimentare è uno di questi e, allo stesso tempo, si rivela uno dei settori più delicati in assoluto dell’economia dal momento che basta un minimo errore per arrecare dei danni alla salute dei consumatori.

Grazie alla sua capacità di identificare e quantificare le molecole in modo estremamente preciso, questa tecnica consente di ottenere informazioni fondamentali per garantire la qualità di tantissimi prodotti nonché per sviluppare nuove soluzioni tecnologiche.

Pertanto, non tutte le tecniche di spettrometria di massima garantiscono i medesimi standard. Molto dipende dal livello di innovazione di volta in volta approntato, un elemento che denota un impatto nell’ottica di ridurre i margini di errore e dell’ottimizzazione dei risultati.

I tratti comuni a tutti gli spettrometri di massa

Vediamo innanzitutto quali sono i fattori che accomunano i diversi spettrometri di massa. Le componenti che stanno alla base sono principalmente tre, ovvero:

  • Rilevatore di ioni.
  • Analizzatore di massa.
  • Sorgente ionica. Quest’ultimo aspetto dovrebbe in realtà risultare al primo posto in quanto essenziale per l’intero processo.

La spettrometria di massa si sviluppa a partire dal secondo principio della dinamica di Newton, secondo il quale su un corpo agisce una forza che deve essere proporzionale alla sua massa e all’accelerazione; essa ha a sua volta una direzione un verso. L’accelerazione, a sua volta, appare proporzionale rispetto alla forza, mentre è inversamente proporzionale alla massa.

Perché citiamo un mostro sacro come Newton? Questo secondo principio induce a riflettere su quanto la massa appaia determinante in termini di inerzia e accelerazione all’interno di qualsiasi composto. Gli ioni, nella spettrometria di massa, quindi, vengono deviati in maniera differente all’interno di un campo elettrico magnetico sulla base dei rapporti che intercorrono tra massa e carica.

Un punto di svolta nella spettrometria: gli sviluppi di un’azienda italiana

C’è una tecnologia che rappresenta un punto di svolta nella spettrometria di massa contemporanea ed è stata conseguita da parte di un’azienda italiana rispondente al nome di ISB.

Fanno parte del team professionisti altamente competenti oltre che in un ambito quale la chimica anche nel campo bioinformatico, in grado di sviluppare soluzioni mirate e di alto livello per enti di ricerca, medici attivi nel ramo della prevenzione delle malattie, aziende informatiche e molte altre realtà ancora.

ISB ha ideato recentemente SANIST, che è molto più di più di una semplice tecnologia di spettrometria di massa. Si tratta, infatti, di un sistema integrato dove precisione analitica e affidabilità vanno di pari passo a una configurazione scalabile in grado di soddisfare le esigenze di figure diverse quali medici, ricercatori e aziende.

Tra le sue caratteristiche distintive emerge la capacità di analizzare campioni biologici in maniera rispettosa per quanto concerne la struttura chimica, che non viene minimamente alterata. Un aspetto, quest’ultimo, di vitale importanza nell’ottica di garantire risultati accurati e replicabili.