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A cosa serve la riflessologia plantare?

La riflessologia plantare è una terapia complementare che prevede l’applicazione di pressioni su punti specifici dei piedi. La teoria alla base della riflessologia è che questi punti corrispondono a diversi sistemi e organi del corpo e, applicando una pressione, il terapeuta può stimolare per via riflessa queste aree per promuovere la guarigione e il rilassamento.

La riflessologia è stata utilizzata per secoli per trattare un’ampia gamma di condizioni di salute e promuovere il benessere generale. Grazie a questa pratica si ottengono ottimi benefici per combattere lo stress, il dolore, l’infiammazione e altri problemi di salute, più o meno gravi. In sintesi, la riflessologia plantare può aiutare a ritrovare il sollievo nonché a migliorare la qualità della vita.

Ma per ottenere questi risultati dobbiamo rivolgerci a un operatore specializzato, il quale deve aver frequentato dei corsi di riflessologia plantare riconosciuti, come quelli promossi dalla Scuola di massaggio Tao, e lavorare da libero professionista o da dipendente presso uno studio olitico o un centro benessere. Inoltre, dovrà vantare delle conoscenze di ordine igienico sanitarie e altre competenze collegate alla filosofia di riferimento.

Quali sono i benefici riscontrati nella riflessologia plantare?

Uno degli usi più comuni della riflessologia è quello di ridurre lo stress e promuovere il rilassamento. Stimolando il sistema nervoso attraverso i piedi, la riflessologia può contribuire a ridurre la tensione e a promuovere una sensazione di calma e distensione. Questo può essere particolarmente utile per le persone che hanno a che fare con alti livelli di stress o ansia, in quanto contribuisce a migliorare l’umore e a favorire un sonno ristoratore.

La riflessologia viene spesso utilizzata anche per riequilibrare i vari organi del corpo, a volte costretti a lavorare troppo, oppure a lavorare poco, Interessando i punti riflessi corrispondenti sul piedi mediante delle mappe ben precise in riferimento ai vari apparati. la riflessologia può contribuire ad alleviare il dolore e il disagio in aree specifiche del corpo, questo può essere particolarmente utile per le persone con condizioni di dolore acuto o cronico.

Un altro uso della riflessologia è quello di migliorare la circolazione e rafforzare il sistema immunitario. Stimolando specifici punti riflessi, la riflessologia può contribuire ad aumentare il flusso sanguigno e il drenaggio linfatico, che può aiutare a rimuovere le tossine dal corpo e a promuovere la salute generale. Questo può essere particolarmente utile per le persone con problemi di circolazione o con un sistema immunitario indebolito.

Oltre a questi usi, la riflessologia viene talvolta utilizzata anche per promuovere la fertilità e sostenere le donne durante la gravidanza ma non prima dei tre mesi. Agendo su specifici punti riflessi relativi al sistema riproduttivo, la riflessologia può aiutare a regolare gli squilibri ormonali e a migliorare la fertilità generale. Può anche essere utilizzata durante la gravidanza per aiutare ad alleviare disagi comuni come il mal di schiena, il gonfiore e la stanchezza.

Esistono delle controindicazioni collegate al trattamento?

Sebbene la riflessologia plantare sia una tecnica di rilassamento e di rigenerazione, può avere alcune controindicazioni, soprattutto nei soggetti fragili o debilitati. Per esempio, le donne in gravidanza. Nonostante sia di aiuto come terapia del dolore, talvolta può disallineare la situazione ormonale, soprattutto durante il primo trimestre.

Questo perché la riflessologia può stimolare alcuni punti che possono causare contrazioni o travaglio prematuro. Tuttavia come abbiamo già detto, dopo il primo trimestre il trattamento è utile per alleviare i sintomi legati alla gravidanza. In ogni caso, prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento, è essenziale consultare un riflessologo esperto nel lavoro con le donne in gravidanza.

Una delle controindicazioni più significative alla riflessologia è la presenza di una ferita aperta o di un’infezione nell’area del piede o della mano. In questo caso, la riflessologia potrebbe potenzialmente diffondere l’infezione o causare ulteriori danni alla ferita. Allo stesso modo, se si ha una lesione al piede o alla mano, come una distorsione o una frattura, è meglio evitare la riflessologia nell’area interessata fino a quando non è guarita correttamente.

Infine, anche le persone con determinate condizioni mediche dovrebbero essere caute nel prendere in considerazione la riflessologia. Per esempio, le persone affette da diabete possono avere una sensazione ridotta nei piedi, il che potrebbe rendere la riflessologia scomoda o addirittura dolorosa. Inoltre, chi soffre di problemi circolatori o di neuropatia periferica dovrebbe evitare di praticare la riflessologia nella zona interessata, perché potrebbe peggiorare i sintomi.